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vanti alla imagine del Dio, nella stessa guisa che più tardi Adriano sacrificò Antinoo bellissimo al Nilo. Imperocchè a quei tempi i sacrifici umani, sebbene non frequenti, erano tuttora ancora in uso, e dedicati per lo più a Mitra.

Se questa grotta potesse aprire la bocca, se questi scogli volessero parlare, potrebbero narrare orrendi fatti della antichità. La tradizione accenna questa selvaggia riva, quale sito prediletto di Tiberio, quale teatro delle immani sue crudeltà. È la località più diabolica dell’isola. Procedendo sulla spiaggia verso mezzogiorno si arriva ad un punto denominato salto di Tiberio. La riva cade ivi a picco in mare, dall’altezza di più di ottocento piedi. Narra la tradizione, che da questo punto il mostro precipitasse le sue vittime in mare, e non havvi dubbio fosse questa la località riguardata fin dai tempi di Suetonio quale la più notevole dell’isola, imperocchè la memoria di fatti così abbominevoli non può venir meno. Narra Suetonio: «Si fa vedere in Capri il punto dove spiegava tutta la sua crudeltà, facendo precipitare in mare alla sua presenza, le sue vittime, dopo di averle a lungo martoriate con ogni maniera di tormenti. Cadevano in mezzo ad una squadra di marinai, i quali le percuotevano barbaramente con bastoni, e con i remi, in fino a tanto fosse spento in esso ogni soffio di vita.» Doveva essere per dir vero un piacere diabolico quello di lanciare disgraziate creature da quella altezza, vederle balzare di scoglio in scoglio, ed udire il tonfo dei loro corpi in mare.

A pochi passi dal salto crudele, sorge ora una casetta sulle cui porta sta scritto Restaurant. Nella stanza trovasi ad ogni ora apparecchiata una tavola con frutta, pane, ed un fiasco di lacrime di Tiberio. L’albergatore ha fatto costrurre al margine del salto un piccolo muro, e vi offre di ristorarvi sul teatro stesso di quegli orrori, se così vi garba.

Si passa da questa casa per arrivare all’antico faro di Capri, il quale non dista che un trenta passi dal salto. Trovasi in gran parte rovinato, ed i neri suoi avanzi, ven-