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gettare uno sguardo di misericordia sopra i nostri peccati.» La considerazione di cui gode in Roma il bambino di Ara Cœli è grandissima, e vi si rannoda pure una leggenda. Anni sono una bella e giovane Inglese, s’innamorò di lui a morte. Si recava ogni giorno alla chiesa a fargli visita, e la sua passione andò tant’oltre, che un bel giorno si decise a rapirlo. Fece fare in segreto un bambino in tutto simile, un supposto infante, lo portò in chiesa, e lo sostituì al bambino legittimo che portò seco a casa. Se non chè, venuta la notte tutte le campane della chiesa e del monastero presero a suonar a festa; le monache vennero fuori, e trovarono il bambino inginocchiato al di fuori della porta del tempio, in atto di volere picchiare. Desso era fuggito dalla casa dell’Inglese, e si era portato colà. Tale almeno è la leggenda. Dopo d’allora la sua riputazione crebbe, e lo si vede anche spesso uscire in carrozza, allorquando si porta a far visita a qualche ammalato. Nell'ultima rivoluzione di Roma ebbe pure la sua parte. Il popolo aveva distrutte ed incendiate le carrozze dei cardinali, ed aveva pure tratta fuori dalla sua rimessa la vettura da gala del Papa, che voleva parimenti annientare. Alcune persone assennate o del partito favorevole al Papa, tentavano opporsi a quell’atto di vandalismo. Volevano salvare la carrozza del Santo Padre, e fecero la proposta di offerirla in dono al bambino di Ara Cœli. Nessuno dei repubblicani si arrischiò contrastare questa proposta, ed il bambino venne messo solennemente in possesso della carrozza del Papa, ed anzi per provare che era diventata realmente sua, le monache lo mandarono un giorno a passeggio sul corso, nella carrozza papale.

Stiamo ora a vedere. La processione si muove. Il bambino è tolto di grembo alla divina madre, lo si porta in giro per la chiesa e sulla scala esterna, dove lo si addita al popolo, quindi la processione lo riporta nella sua nicchia. Vi sono stupende teste artistiche in quei frati francescani di Ara Cœli, le quali mezzo sepolte nella loro veste, hanno somiglianza ad un blocco di Trevertino romano,