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ammiraglio, e pertanto non cingeva la spada al fianco. Parlava poco, ma parlavano tanto più i suoi cavalieri Pisandro, Glorimondo e Sannazzaro. Si sfidarono alla sua presenza due gentildonne armate di corazza, quali le eroine dell’Ariosto, e l’offesa Martidora uccise la sua nemica, ed il di lei consorte. Pulcinella sosteneva la parte di scudiero di Colombo. Comparve un angelo, il quale diede a Colombo un anello magico, destinato ad ammaliare Roldano e suoi Indiani, nella stessa guisa che il cavaliere Jone ammaliò il soldano di Babilonia, ed i pagani col suo corno. Alla vista dell’anello gli Indiani scomparvero per aria, ma Roldano cadde esanime a terra. Comparvero tosto due demoni, muniti di nodosi bastoni, che sull’ordine avutone da Pulcinella, lo picchiarono a dovere. Questo atto di rigorosa giustizia eccitò una gioia indicibile nella platea, la quale alla vista di questo atto morale, prese a strillare quale un volo di rondini; anche il tamburo fece udire il suo rullo, ed un sonoro squillo della tromba della giustizia, pose fine alla scena. Vidi alcuni giovani scagliare pallottole di carta contro il vile traditore, quasi volessero fargli conoscere la giusta indegnazione della platea.
Allora seguì un intervallo. Chi non sia stato presente ad un intervallo fra un atto e l’altro al teatro Montanara in Roma, non può avere idea di che cosa sia chiasso o romore. Si direbbe essere nell’arca di Noè, dove tutti gli animali facessero udire contemporaneamente le loro voci. Mi venne in mente la descrizione della vita notturna degli animali delle foreste vergini fatta da Humboldt; quella gazzarra di trecento giovani, accompagnava colla voce con un sangue freddo ammirabile, un suonatore coscienzioso di tromba. Intanto salivano costantemente dalla platea giovani, per tentare di cacciarsi nel palchettone; si arrampicavano come tanti scoiattoli, martore, o lucertole. Se il cacciatore pontificio che stava di guardia nel palchettone, se n’avvedeva, regalava loro un famoso pugno sul capo, e li cacciava giù; ma quelli punto non si smarrivano di animo, e tosto ricominciavano la scalata. Appena poi era