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I.


Come mi trovassi a Londra.
Progetto di un’escursione nei quartieri poveri. — Seven Dials. — L’ispettore di polizia, signor Price. — Una sfilata di pezzenti.


Era il mese di luglio 1862. Io mi trovava a Londra col mio amico M. D. B. pittore, ed un suo allievo. Ritornavamo dalle miniere di Cornovaglia e dai distretti industriali tanto curiosi del paese di Galles.

Londra era allora popolata da dieci volte più di forastieri che non ne contenga d’ordinario; era tutta intenta alla grande Esposizione, che per la seconda volta in undici anni riuniva nelle sue mura i popoli ed i prodotti dell’universo.

Io avevo già visitato a più riprese la gran navata e le traverse, le gallerie e gli annessi del palazzo di Kensington, ammirate le mostre dell’industria dell’uno e dell’altro emisfero, riunite colà in sì poco tempo come sotto il colpo d’una bacchetta magica. In sulle prime i miei amici mi avevano seguito; ma poi, stanchi più presto di me di questo spettacolo sempre uguale, non avevano tardato a domandare a Londra altre distrazioni; ma la città-regina, the queen-city, per chiamarla come gli Inglesi, ha ben presto mostrato al forastiero tutto quanto può offrire; essa è ben lontana dal procurargli tutti i diverti-