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ricordi di londra. 63

par di comprendere per la prima volta le leggi della vita, del mondo. E intanto il bastimento vola, il Tamigi s’allarga, le foreste di navi non appariscono più che come vasti canneti sull’orizzonte leggermente dorato dal sole che cade; ma ai docks succedono ancora i docks, i bacini ai bacini, i magazzeni ai magazzeni, gli arsenali agli arsenali; Londra, la grande Londra è sempre là; Londra, dopo quattro ore di navigazione, ci segue ancora a destra, a sinistra, davanti, fin dove arriva lo sguardo, si vede ancora con un misto quasi di dubbio e di spavento la città mostruosa che lavora e s’avanza.