Pagina:Ricordi di Londra.djvu/13


ricordi di londra. 9

trova, perchè se ve n’ha delle altre più belle, di quale si può dire: — È la più bella? — È un piacere nuovo quello di veder qualche cosa che, in un certo senso, occupi incontrastabilmente il supremo grado del mondo; qualche cosa di là da cui non si può spingere il pensiero senza entrar nel regno dei sogni; qualche cosa dinanzi a cui potete dire: — Nessun uomo ha visto mai nulla di più grande! — E poi mi rallegravo pensando che andavo a Londra solo, senza conoscerci nessuno, senza lettere di raccomandazione, come ci si deve andare per potersi sentir smarriti in quell’oceano, per provarci quel sentimento quasi di paura, che infondono i grandi spazi ignoti, per essere schiacciati, per ricevere, in una parola, l’impressione schietta ed intera che quella città immensa deve produrre nell’animo d’uno straniero. E quanto a questo, avevo anche il vantaggio di non sapere una saetta d’inglese, di esser corto a quattrini, di non avere che una valigetta che spirava miseria, e infine tutto quello che ci vuole per sentirsi piccino e meschino in una grande città sconosciuta. Pensando a tutto questo, mi davo una fregatina alle mani e dicevo: — Londra, son pronto.

Era notte fitta quando entrai nella città. V’entrai senza accorgermene, e mi meravigliai quando mi fu fatto cenno di scendere. Scendo, mi trovo sotto l’immensa tettoia della stazione di Londonbridge, in mezzo a un visibilio di carrozze e di lumi. Salgo nella carrozza più vicina e porgo al carrozziere un pezzetto di carta con su scritto il nome e la strada dell’albergo che m’avevan consigliato a Parigi. Il carrozziere legge, fa segno che ha capito e non si muove. Gli accenno che salga a cassetta e parta; ed egli duro. Mi metto a inveirgli contro in francese: non capisce una maladetta, e appoggiandosi pacatamente allo sportello comincia a filarmi una lunga chiaccherata in inglese. — Ora sto fresco! — dico io, — o come fare? — Incrocio le braccia e lo guardo; egli incrocia le braccia e mi guarda; e stiamo così guardandoci qualche momento. Infine