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106 un’escursione nei quartieri poveri

che alcune vecchie casse di carrozze pubbliche smontate, per le quali pagano un affitto di sei pence (sessanta centesimi di franco) alla settimana.

«Ma i più disgraziati, dice citando queste righe il signor Reclus nella sua Guida di Londra, sono quelli che non hanno neppure una cassa di carrozza, e che duranti le notti di nebbia e di neve non hanno altro vantaggio che di passeggiare nelle vie o nei larghi viali che circondano certi parchi. Quantunque a Londra non manchino delle locande dove si dorme a due pence per notte, tuttavia vi sono alle volte migliaia di persone che non hanno neppure questo poco danaro per procurarsi un sì abbietto asilo. Sotto le arcate della piazza di Covent-Garden passeggiano, tutte le notti, poveri affamati aspettando con ansietà lo spuntare del giorno. Nei periodi di miseria, sì frequenti per mancanza di lavoro in diversi rami d’industria, dalle quattro alle cinque di sera, si vedono dei miserabili prendere posto sui banchi di Pall-Mall e del Bird-Cage-Walk, attorno a Saint-James’s Parck; qualche volta la gente si affolla e si urta per avere un posto; giacchè è meglio essere almeno seduti sopra una panchetta di legno che coricarsi per terra ai piedi di un albero. La notte, il policemen che deve far eseguire la sua consegna, sveglia i dormienti per avvertirli essere proibito di dormire sulle panchette dei passeggi. «Noi non dormiamo, passeggiamo,» rispondono quei liberi cittadini inglesi, ed il policemen continua la sua strada. Nelle notti dal sabbato alla domenica, i dormienti sono più rari sulle panchette di Saint-James’s Park e sotto le arcate di Covent-Garden: i miserabili in tali notti passeggiano attorno ai gin-palaces, nella speranza di trovare in terra delle monete di rame o d’argento perdute dagli ubbriachi.»

A tutti gli autori, dai quali ho preso sì numerosi estratti, bisognerebbe aggiungere Mayhew, tanto popolare nella Gran Brettagna e la cui opera interessante è notevolissima: London la-