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102 un’escursione nei quartieri poveri

basse, hanno più carta che vetri. È un principio ammesso fra la gente di questi stabilimenti, che le finestre sono fatte non per lasciar passare la luce, ma per intercettare il freddo.

«.... Accompagnato da un policemen, sono entrato in parecchi di questi stabilimenti, ed a diverse ore del giorno o della notte. La più orrenda casa ch’io abbia visitata è in Fox Court, Gray's inn-Lane; essa non è abitata che da prostitute e da ladri. La prima volta che io feci appello alla compiacenza del policemen che era di servizio in questo quartiere, ci fu interdetto di passare la soglia di questo alloggio, perchè i pensionanti non erano alzati: erano le undici del mattino e regnava una folta nebbia. La mia guida mi disse che se quest’ultima circostanza fosse stata conosciuta dai dormienti, li avrebbe certamente attirati nella via, giacchè era una bella occasione per darsi alla loro industria.

«.... Questi alloggi di viaggiatori (è una parola decente) presenta un carattere lontano da ogni ordine e nettezza. Ve n’ha taluni dove regna il rumore e la confusione, e una sporcizia impossibile a descriversi; dove muri lividi e cadenti nascondono assai male certe faccie più livide ancora delle muraglie; dove si soffoca l’estate e si gela l’inverno. Un viaggiatore racconta aver dormito, alcuni anni sono, non lungi da Drury Lane, in una camera, il cui soffitto era di ardesie, che corrose dai colpi di vento, lasciavano vedere il cielo e contare le stelle.

Il personale che frequenta questi stabilimenti è molto vario, ma si recluta specialmente fra le industrie ambulanti. Gli uomini si riuniscono in tali stabilimenti in virtù di quella legge chimica: «I simili si cercano.» Coloro i cui costumi e le cui occupazioni sulla pubblica via durante il giorno presentano dei tratti d’analogia, vivono insieme sotto lo stesso tetto la notte.

«L’interno di queste case, eccettuati certi casi e certi quartieri, non presenta le scene di tumulto, alle quali dovrebbe dar