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E cui picciol soggiorno
Parve la terra e l’universo un gioco,
A un mal vegliato talamo
Legan lor fato; e la condanna è questa.
               (Parte del coro come sopra)
                    Urlate, urlate, urlate.
                    Voi che d’adultero
                    Foco d’amor bruciate!
                    Noi per quest’aria nera
                    Tessiam la ridda agli orridi
                    Fischi de la bufera.
(S’allontanano fragorosamente, mentre il turbine va poco a poco cessando.)


SCENA II.

Francesca, Paolo.


Francesca

O supplizio, tormento, o interminato
Amor! (Silenzio)