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     Sul tortüoso calle,
Dove il cardo le foglie ispide muta,
Va saltellando il passere,
E fra il timo s’inseguon le farfalle;
Dal povero tugurio
Il legnaiuolo affacciasi
E il caro sol saluta.

     A la cadente porta,
Col suo grembial più bianco de le nevi,
Siede co ’l mento tremulo
La vecchiarella derelitta e smorta,
E da la ròcca tenue
Traendo il sottil canape,
Fila i suoi giorni brevi.