Su ’l gelido vïal saltan le lepri.
Fra gl’ispidi ginepri de la siepe 10S’acquatta il cacciatore,
Mentre con l’importuno
Raglio il disturba dal vicin presepe
Il povero asinel freddo e digiuno.
Là su ’l romito calle, 15Dove s’incrocia la petrosa via,
Splende la lampa tremula
Su ’l povero altarino di Maria.
Passa tremante e mesto il contadino
Su ’l nodoso baston curvo le spalle; 20Dal chiuso pecorile
Lo provoca uggiolando a la lontana
L’indocile mastino;
Egli guardingo passa,
E mormora una prece e fa un inchino.