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A popolar convegno
L’agevole Scïenza, e a tutti è schiusa,
Quanta concessa è in terra,
80Felicità. Su la contesa soglia
Più non mendica il provvido lavoro
Di ricche orgie i rifiuti,
Ma a sè stesso è tesoro. Ecco, vegg’io
Co ’l vetusto patrizio il fabbro umile
85Confondere la destra,
E civiltà di miti usi maestra
Chiama fra tutte genti arbitro il morto.
Sorge dal fango, in nome
Di Lui, che l’onorate opre fè sante,
90La derelitta povertade, e come
Pioggia che le morenti erbe rinnova,
Sugli adusti mortali
Uguaglianza ed amor distendon l’ali.