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Ma l’egro petto e il dorso
Sopra la sega stridula affatichi;
10Solo di quando in quando,
A l’ardua lama agevolando il corso,
Versi nel sasso con la bugia canna,
Sciolta ne l’acqua la mordente arena,
Malinconicamente mormorando
15La nota cantilena.

     Al monotono suono
Di tua lenta fatica,
Che la tarda del tempo opra somiglia,
Da le mie ciglia si dilegua il miele
20Del dolcissimo sonno mattutino
Di rosee larve apportator fedele.
Su le tiepide piume
Snodo le membra non ben deste ancora,
Guizza il notturno lume