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Coi suoi stolti tripudi e i suoi dolori
A noi dintorno discorrea la vita
Senza, ieri o domani; e se del cielo
Mai ne sorse disio, come smarrite
L’alme nostre il cercar dentro ai nostri occhi.
Dove ti cerco io più, dove tu sei,
Luce e respir de la mia vita? Io sento
Di quest’ultimi fiori, onde s’ingemma
Il romito vïal del mio giardino,
La modesta fragranza; ad uno ad uno
Sorger miro i tremanti astri, ma il dolce
Sospir non sento dei tuoi labbri, e in mezzo
A tanti astri i tuoi mesti occhi non miro.
Dove ti cerco io più, dove tu sei,
Luce e respir de la mia vita? Io sorgo
Mattutino con l’albe, erro pe’ monti
Come pazzo fantasma, e le rugiade
Scintillanti su l’erbe avido io bevo.