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S’apriran de la morte, e freddi a un tempo
Taceran le mie labbra e i baci miei!
     Vieni ah! vieni al mio cor, tergi il mio pianto,
Compagna unica mia! Da questi lidi
Ricchi di fior’, ma di bei sensi avari,
Muoverem lungi un dì, muoverem soli
Coi nostri affanni e il nostro amor! Vedrai
Quanto de l’ire altrui, del soffrir mio
Dispregio io serbi; e che fra tanti affanni
Sol non avrò questa virtù perduta
Di portar l’amor mio ne l’urna invitto.