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Tu parli, e pe’ profondi
Spazi fecondo s’agita
Il tuo soffio vital;
Sorgon pianeti e mondi
Ad intrecciar le lucide
Danze intorno a la tua fronte immortal.
Fremi, e dai morti abissi
Balzan vulcani, e mugola
Il riverso oceàn;
Cadon confusi e scissi
Mondi e pianeti, e placida
Tu sui lampi passeggi e l’uragan.
Ma allor che sulla bocca
Passa qual raggio d’iride,
Un tuo riso gentil,
Amor che i dardi scocca,
L’alme raccende, e il fremito
Sente la terra del fiorito april.