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Qui nasce un fior, che s’alza e s’alza tanto,
Che ogni astro attinge, e il fior degli astri è detto,
E chi ciba di lui, quel nodo infranto
Vedrà che il lega ad un terrestre obietto,
E ne l’oblìo d’ogni beltà finita,
Saprà l’amor, la verità, la vita!
Francesca
Oblïare, oblïar?... Che intesi? Il cielo
Loco non ha per le memorie mie?
Voce della madre
Sorgi a l’amplesso mio,
Vieni, non odi di mia voce il suono?
Figlia, senza di te sola son’io;
Tutto luce è nel ciel, ma cieca io sono.
Piegato ha il mio pregar l’ira di Dio,
Co ’l mio pianto cresciuto è il suo perdono;
Vieni, diletta mia, vieni e saprai,
Che amor qui sorge, e non tramonta mai.