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Or tra’ sogni, or tra gli odi s’asside.
     Fiero e saldo, volubile e fiacco.
     Belve ed uomini e numi conquide;
Ed incerto fra l’angelo e il ciacco,
     Or nel bacio di sozze megère
     L’orgie canta di Cipri e di Bacco,
Or sul dorso di vote chimere,
     Tramutato in un tisico iddio.
     Scorda il mondo, ed ambisce alle sfere.
Noi felici, cui morbo sì rio
     Non invade, non agita il petto;
     Che alla possa in noi pari è il desio.
                              Maledetto, maledetto,
     Maledetto l’amor, ch’è la brama
     D’ogni turpe e malefico obietto;
Qui non s’ama, non s’ama, non s’ama!
(Un raggio di luce illumina a poco a poco la scena).