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trebbero dire città cosmopolitiche che stanno in terra come le navi ancorate stanno nel mare.

Le nostre città sono il centro antico di tutte le comunicazioni di una larga e popolosa provincia; vi fanno capo tutte le strade, vi fanno capo tutti i mercati del contado, sono come il cuore nel sistema delle vene; sono termine a cui si dirigono i consumi, e da cui si diramano le industrie e i capitali; sono un punto d’intersezione o piuttosto un centro di gravità che non si può far cadere su di un altro punto preso ad arbitrio.

Gli uomini vi si congregano per diversi interessi, perchè vi trovano i tribunali, le intendenze, le commissioni di leva, gli archivj, i libri delle ipoteche, le amministrazioni militari e sacerdotali, le grosse guarnigioni, gli ospitali. Sono il soggiorno de’ facoltosi colle loro casse e le loro amministrazioni; il punto medio dei loro poderi, la sede dei loro palazzi, il luogo delle loro consuetudini e della loro influenza e considerazione, il convegno delle parentele, la situazione più opportuna al collocamento delle figlie, ed agli studj ed agli impieghi della gioventù. Insomma sono un centro d’azione di una intera popolazione di duecento o trecentomila abitanti. È più facile tirare a Parigi tutta la possidenza francese, che far desertare dal bottegone o dal roccolo una cinquantina di gentiluomini bresciani. Fondate una città nuova, recatevi ricchezze, manifatture, banchi e ciò che volete; e poi la vostra città nuova, sarà Pietroburgo, ma non sarà mai Mosca; sarà Costantinopoli ma non sarà mai Roma; non avrà radice nella terra e negli uomini. Staccatela e il corpo tutto non sembrerà mutilato; perchè sarà sempre una splendida appendice e non un prezioso viscere vitale. Questa condizione delle nostre città è l’opera di secoli e di remotissimi avvenimenti, e le sue cause sono più antiche d’ogni memoria. Il dialetto segna l’opera indelebile di quei primitivi consorzj e col dialetto varia di provincia in provincia non solo l’indole e l’umore, ma la coltura, la capacità, l’industria e l’ordine intero delle ricchezze. Questo fa