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Supponendo invece che la corsa dei passaggieri fosse di 10 ore; e quelle delle merci di 20: si potrebbero ordinare ogni giorno tre corse di passaggieri e due di merci. Queste combinazioni sono facili sopra tessersi e possono variarsi secondo il bisogno. Qui si recano solo per mostrare il vantaggio di una linea unica e armonica su una linea polipiforme e sconnessa. Qualora in una città di passaggio si dovesse smovere fuor di tempo uno straordinario cumulo di merci: dandone l’avviso per l’una rotaja, si vedrebbe, poche ore dopo, giungere per l’altra rotaja una macchina o una comitiva di macchine di tal potenza e in tal numero da portarsi via, l’intera città.

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Ma per ritornare alla considerazione delle utilità, sulla linea ferrata invece di pochi villaggi si avrebbero sei città con circa quattrocento cinquanta mila abitanti, le quali nell’industria e nel commercio formerebbero come una sola continuata metropoli, senza lasciar per questo d’essere equabilmente ripartite sui territorj che le alimentano e senza perdere in un informe concentramento la originale e svariata loro vitalità. L’esperienza poi dimostra che il numero annuale delle corse fatte dagli abitanti delle città poste su una strada ferrata eguaglia la cifra della loro popolazione. Si avrebbero dunque a sperare dalle sole sei città, 450 mila corse d’andata e ritorno, che a 10 lire ciascuna darebbero milioni 4 ½.

Inoltre si avrebbero nei punti intermedj larghe sorgenti di faccende e di lucro. Presso l’Adda la linea passerebbe circa tre miglia al disotto di Cassano. Colà si potrebbe dal gomito che fa il Naviglio della Martesana prolungare un ramo fino al labbro della rotaja ferrata. A tal fine si potrebbe avviare entro il Naviglio un maggiore onciato d’acque dell’Adda: giunte alla rotaja si lascerebbero ricadere alla Muzza, la quale riceverebbe così il tanto meno che l’Adda le potrebbe dare per la solita bocca d’estrazione. Con ciò le granaglie, i lini e le altre derrate dalla Gera d’Adda, dal Cremasco e da tutta la linea ferrata potrebbero recarsi prontamente pel Lario alla Valtellina ed ai Grigioni. Discesa