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prese di mira dai progettatori di strade ferrate, si giunge per le valli quasi rettilinee della Culpa e della Sava appunto a Belgrado o Semlino, ciò che è tutt’uno. Quivi da poco tempo hanno cominciato a scorrere le navi a vapore che giù pel Basso Danubio, continuando quasi sempre la stessa direzione giungono al Mar Nero nel Golfo di Odessa. Se supponiamo fatta la strada ferrata da Milano a Venezia, siccome da Venezia si tragitta col vapore in poche ore a Trieste, e Belgrado comunica per vapore con Odessa: rimarrebbero a percorrersi o per canale, o per rotaja ferrata le dette 300 miglia lungo la Culpa e la Sava fra Trieste e Belgrado. Questa ultima città con Semlino e le altre sue vicinanze è il centro di tutte le acque dell’Ungheria, della Bosnia, della Servia e della Valacchia. È il punto predestinato dalla natura ad essere l’emporio di quelle ubertose e vastissime regioni quando vengano a progredire nella civiltà. Così alternando due corse di terra e due d’acqua si perverrebbe da Milano a Odessa in tre o quattro giorni.

Ora il commercio dei Genovesi con Odessa e tutte quelle marine è antichissimo e vivacissimo. Ma pel giro immenso che vuolsi fare dalle loro navi intorno alla Turchia, alla Grecia ed all’Italia, e per la tempestosa natura dei mari, è lungo, pericoloso e in molti mesi dell’anno affatto impossibile. I Genovesi potrebbero dunque trar partito a certi rami di traffico, massime in caso di perversa stagione o di guerra marittima che ostruisse gli accessi del Mar Nero; e principalmente se ne potrebbero giovare al passaggio delle persone. Pei Lionesi e Ginevrini sarebbe la più breve e sicura strada per avvicinarsi non solo a Odessa, ma ad Astracan, a Tiflis e a Trabizunda e connettere l’Oriente colle regioni dell’Atlantico. E questa linea retta non corrisponderebbe in lunghezza alla metà di quella tortuosa curva che si aggira fra le scogliere dell’Arcipelago. E sarebbe sempre preferibile a quella che da Belgrado rimontando penosamente fino a Vienna tutti i meandri del Danubio, deve lottare per 400 miglia coll’incertezza del-