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CONSTANTINVS P F AVG. Busto di Costantino Magno trabeato laureato a d. con lo scettro aquilifero nella d.

)( SALVS ET SPES REI PVBLICAE. Costantino togato nimbato sedente di prospetto in trono, con alto sgabello sotto i piedi, tiene la d. alzata ed aperta in atto di parlare ed ha un globo nella s: da lato a lui stansi i suoi due figliuoli Crispo e Costantino giuniore paludati laureati, appoggiandosi con una mano all’asta, come in atto di ascoltare le sue parole: nell’esergo, P R. Æ. m. m.

Siccome questo medaglione mostrasi manifestamente impresso in occasione di uno de’ processi consolari di Costantino Magno; così l’altro analogo di Crispo dovette imprimersi per uno de’ tre suoi processi consolari, e più probabilmente per l’ultimo nel 324. Costantino ha il capo nimbato anche in altre monete anteriori a queste (Eckhel viii p. 84)1. Egli è detto Salute, e i suoi due figliuoli Speme della Repubblica. Le sigle P R indicano l’officina Prima Romana; e l’altre S P del medaglione di Crispo forse furono ritoccate nel secolo xvi per averne le iniziali di Sanctus Petrus, e da prima probabilmente vi si leggeva S R, cioè Secunda Romana. Ritoccata da mano moderna dee dirsi col Bandurio anche la voce REI trasformata in X R per ritrarne il X iniziale di Χριστος; e lo stesso dicasi della Croce sostituita al globo. L’effigie di Cristo S. N. non comparisce sopra le monete imperiali se non che in sulla fine del secolo vii sotto Giustiniano II, che s’intitola SERVVS CHRISTI (Eckhel, viii p. 227-228). Non ignoro che l’erudito P. Sanclementi (Mus.

  1. Il nimbo, ossia cerchio lucente, forse fu dato a Costantino anche in riguardo alla faccia splendente di Mosè (Exod. xxxiv),al quale egli fu comparato per molti riguardi dal suo biografo Eusebio.