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— Mi dica signor Ricciarelli, a salute come sta?

I primi anni della vita tirarono al verde!

— Come me.

E si sbarca il lunario assai allegramente e si tira a ire! Quando si ha la fortuna di possedere una faccia che ci si vede il galantuomo, più che Caino nella luna si può star sull’albero a cantare!

I primi anni della vita non sono incomodi, inoltrandosi la stagione, il fardello sulla testa è un cario che fa afa e non c’è che la bara che trasporti al camposanto! Vedo una galanteria giovanile, ma, osservo (qui non è il caso) le mode esagerate son lo sdrucciolo alla vanità! La leggerezza è apprezzabile negli strumenti a corda, ma in una fanciulla, che poi dovrà esser .madre di famiglia, fa bisogno di una certa serietà.

Le fantoccine di ciccio fan capolino ai cristalli della bottega col nasino spiacciato, nei medesimi osservando quelle galanterie e rivolgendo parole alla loro mamma in atto di preghiera: Sarò buona, ma me lo compri un cappellino?

— Non basta la bontà, fa bisogno di aver voglia di lavorare.

Se faccio la soletta, la trina e spazzo le scale?

— A primavera vedremo....

Quello là.

— Troppo lusso....

Quello là senza il fiocco.

— Ne parleremo poi.

Poveri angioletti! Sono sullo sbocciar dei primi passi della vita e la mamma.... Ah! le mamme, alcune delle quali, anzi che reprimere la moda ci gongolano ci sofban dentro, tanto che è il caso di dire: li medico pietoso, fa la piaga puzzolente.