Questa pagina è stata trascritta, formattata e riletta. |
9 |
Si figuri se mi giovassi di quella porcheria di fior d’aliso, ce ne ho di meglio!
— Pagheresti un tarantano per un trottolino... o una torta con i becchi di Collodi se un bel biondino come Roberto ti facesse l'occhio di triglia1.
— Ma, insomma, uscite tre passi dal mio negozio e andate a terminare le vostre dispute sul pratino di San Giuseppe... o donnina, se durate ancora a far baccano vi aggiusto una pedata nel plenilunio e allora sentirete che zucchero di liquorizia!
— Ma senta Signor Luigi.
Sentite voi scandalose, che vi permettete di disturbare, colla rivoluzione sociale, la mia bottega... Chi vi insegna di venire al mio negozio a mettere al nudo i vostri pettegolezzi?
«Un Signore entra nel pastificio Giaccai».
— Sor Luigi, qua il cinquale!2 E affari se ne fanno?
— Magri, a certe annate è grassina se rientra l'arme nel fodero.
— Mai contenti!
Se c’è carestia, la gente stianta dalla fame, l’abbondanza leva l'appetito!
Vendete anche la pasta verde?
Speranza.
— E quei barattoli rossi?
Vittoria degli Italiani contro i Turchi3.
O fagiuoli di Sorana ne avete?
No, d’Aramo!4