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«Uditeli benedirvi finchè sperano, maledirvi alle spalle se non ottengono!

In conclusione le mode sono uno scacciapensieri... un capriccio della civiltà e della civetteria: la nostra rovina matrimoniale... (tutti ci guardano e nessuno ci sposa). Quando uno ha da scegliere una consorte per tutta la vita ci pensa seriamente e preferisce una ragazza col cervello ordinato, e noi, colle nostre mode, si resta a ceccia!

Se la mamma alla prima pettinatura dei riccioli ci facessero pizzicare il culino a suon di santissimi sculaccioni, sarebbe una medicina opportuna per tutta la vita: ma, anzi che correggerci ci accomodano il capolino e aggiungano: «Come sei bellina».

— Passerino!

— Signore...

Dal momento che c’è una tale concorrenza, nel «nulla osta matrimonio, i fiaschi e le damigiane di vetro si venderanno sempre a caro prezzo!»

Da Luigi Giaccai

— Ma cos’è questo bordello indemoniato!

— Senta signor Luigi, se ho tutta l’acqua della ragione.

— Dia ascolto alla Fortunata, eppoi intenderà che sono dalla parte della verità o della giustizia.

— Il torto è mio di permettere alle contendenti di venire a bisticciare nella mia bottega per capricci amorosi!

— Dice la signora Carlotta (serva) che io Fortunata le ho ammaliato il suo cicisbeo (che sa di garofano lontano un miglio).