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rorare presso le autorità una causa di un fontebrandino, conosciuta da tutta Siena, dal contado ed altri siti, non ha riguardi di sorta, chiama dal suo posto in capo tavola, il sor Sindaco e il sor Prefetto raccomandando loro: di dar sempre il cavallo buono all’Oca e di ribassare il dazio del vino, che come è attualmente è una vera vergogna per la città.

Il banchetto dura fino a notte inoltrata in mezzo ad una allegria e una cordialità tutta schiettamente popolana, e un buon umore tutto senese, reso più brillante da un buon fiaschetto paesano di quel buono, con cui si suggella la festa durata la bellezza di una settimana, a gloria ed onore del Palio.