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sopra uno sguardo invidioso e grifagno, come se vesse voluto trarne fuori il contenuto, e spesso maltrattavalo con isgarbo e parole di scherno. Chiamavalo mossiù pistoletta, e contraffacendo la voce di lui sguaiatamente, gridavagli dietro per le scale: — sigari, sigari, polpi, polpi sbarcati adesso.

Polpo dicono i popolani di Roma ad un uomo malfatto e piccolo; e Zaccaria, sebbene avesse molto migliorato di salute, era sempre rimasto di meschina statura con apparenza di rachitico. Quel che però mancavagli nell’aspetto era compensato da un sentimento morale sviluppatissimo, e da un criterio come di un uomo provetto: fenomeno non raro in coloro che la natura non favori fisicamente. Intendeva le cose alla prima, e dopo poche lezioni di Roberto aveva imparato i numeri, le lettere ed a compitare. Vagando per la città faceva i suoi studî sui numeri delle case, sulle cartelle delle botteghe; poi sugli avvisi degli spettacoli, ed infine sugli altri stampati che vedeva affissi pe’ muri, dimodochè da sè solo riuscì alla fine a saper leggere speditamente.