Pagina:Renazzi - Fra la favola e il romanzo, 1874.djvu/49


— 34 —


VI.



Sono scorsi tre giorni da quello tanto nefasto alla famiglia Gerli. Le lettere di Marsiglia narrano tutte le particolarità del naufragio, quelle di Firenze sempre più confermano il furto e la fuga del Doretti. A Maurizio altra via non resta che dichiarare il proprio fallimento. Aduna piccol numero di amici, e con essi si consiglia. Dopo lungo discutere, l’antico suo socio, ch’è fra questi, così prende a dirgli: — Ascoltami, Maurizio. Tolga Dio ch’io ti suggerisca un ripiego che non sia degno di te: ma questo tuo è un caso eccezionale, e deve essere governato diversamente dagli altri. Tu qui m’hai mostrato una nota di capitali che ti rimangono disponibili per soddisfare a’ tuoi obblighi; e fra questi veggo indicata la tua casa lungo l’Ardenza, nella quale abiti da circa venti anni. A seconda di questo bilancio tutti i tuoi debiti sarebbero saldati pagando ai creditori un 75 per cento. Ma questo non è fallire, è liquidare con un modesto ribasso che ciascun creditore ti concederà, vista la immeritata sventura che così impensatamente ti ha colpito. Vuoi tu un consiglio? Togli dalla nota la tua