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A tale luttuosa e terribile notizia le due sorelle sul primo colpo non sanno proferire parola, impallidiscono, e stanno costernate. Rimesse però subitamente da quella violenta emozione, ed attingendo non comune energia dall’affetto che nutrono verso il padre loro, ambedue si gettano nelle braccia di lui esclamando: — Oh babbo, se tu ci resti, noi nulla abbiamo perduto. Che importa a noi la ricchezza se tu ci ami, se tu ci credi necessarie alla esistenza tua, come tu lo sei alla nostra? V’hanno tanti meschini al mondo! E perchè temi che noi non abbiamo il coraggio di tenerci simili a loro? Su, babbo; via; fatti animo. Noi vivremo come tu potrai, e saremo sempre contente. — Oh figlie, o angeli, o unico mio conforto — disse loro Maurizio stringendole al seno, poi si rivolse ai due vecchi, e stendendo loro la mano — e voi?... soggiunse.

Maso e Caterina fecero a gara per baciarla, e tutti lagrimosi incontanente risposero: — padrone, con voi, sempre con voi, fino alla morte.

Maurizio alzando gli occhi e le mani al cielo, profferì solennemente queste parole. — Dio, Dio mio, quanto tu sei misericordioso!.. Dunque, coraggio.