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II.
Sono le tre dopo il mezzodì. In casa Gerli tutto è all’ordine. I vasi, i fiori adornano le varie stanze; nel mezzo al gabinetto di studio del signor Maurizio sta esposto il quadro: — Il ritorno da Montenero — tutto inghirlandato, la mensa è imbandita; e le due sorelle, dato un colpo d’occhio un po’ da per tutto ad assicurarsi che ogni cosa è in assetto per l’ora del ritorno del padre, sono venute ad assidersi sotto il portichetto per essere le prime a salutarlo quando egli sarà di ritorno dal banco, che d’ordinario chiudesi alle quattro.
— Che cosa avrà pensato il babbo, disse Emilia, non vedendoci questa mane, come d’ordinario, per dargli il buon giorno?
— Certo, rispose Sofia, che in sua mente ci avrà tacciate di poltrone e di spensierate. E noi invece lo abbiamo sfuggito a bella posta; per vederlo ed abbracciarlo ora. Caterina m’ha detto ch’egli è uscito di buon mattino, e alquanto preoccupato... Eh, si comprende, con una nave in mare, e col tempo di ieri.
Emi. — A dirti il vero, Sofia, io ieri non ci pen-