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— E poi levandolo al cielo sia fatta la tua volontà. Egli provvederà.

— Chi egli? nonna?

— E chi vuoi che sia, figlio mio? Dio, Dio buono, Dio misericordioso, Dio che non lascia alcuna sua creatura morire d’inedia, che provvede agli insetti dell’aria, ai bruchi della terra, ad ogni più piccolo ente creato, non abbandonerà neppur noi tapini, e ci soccorrerà in tanta miseria. Pregalo con me, figlio mio, vieni, piega le tue mani innocenti, e ripeti la più soave delle preghiere.

E Deodato, appoggiando le sue manine ai ginocchi della nonna, ripeteva con voce argentina — Padre nostro che sei ne’ cieli, sia santificato il nome tuo, venga il regno tuo, sia fatta la volontà tua come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, perdonaci le nostre offese come noi le perdoniamo al nostro prossimo, salvaci dalle tentazioni e liberaci da ogni male.

Poi la Maddalena, imponendo la sua mano tremolante sulla testa del fanciulletto, come se lo benedicesse: — Ora riposati, gli diceva, tu sei affaticato; riposati alquanto, Deodato, chè hai un’altra corsa a fare, e contami un poco le cose belle che hai veduto, che t’han fatto scordare la tua povera nonna che stava qui calcolando i minuti del tuo ritorno.

Ed egli dallo stare sulle ginocchia lasciavasi cadere coccoloni sulla terra, e dimenticando all’istante e la sua commissione ita a vuoto, e le pene della nonna, e la stanchezza, e la preghiera, con quella leggiadra spensieratezza propria de’ fanciulli rispondeva. — Dimmi, nonna, vuoi proprio sapere tutto quello che ho visto? Eh tanto! Ho veduto le formi-