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lira, e altro Genio che le sta dirimpetto dà fiato ad una tibia o corno: sta nel mezzo di queste due figure alate, ignude fino a metà del corpo, un candelabro, e il tutto contorna un bell’ornato di frutti e foglie; un grazioso fregio sta per cornice della quadrella: credo essere questa una delle interne parti di un sepolcretto. È da lamentarsi però il guasto di questo lavoro, poichè oltre ad averlo trovato rotto in molti pezzi, quali mi accinsi a riunire, non vi fu modo di poterli tutti ritrovare.

Altra quadrella più piccola, ma intiera, e ben conservata: alla destra vi si osserva la testa di Giove cinta del diadema, e con barba ricciuta; alla sinistra Giunone cinta essa pure del serto regale, dai lati della quale le scendono alcuni fiocchi e nappe; corre sotto un piccolo cordone, e quindi un fregio di ovoletti.

Altra con grappoli d’uva e foglie.

Altra con vaso di fiori nel mezzo a due collonnette, e sopra un’ordine di merli.

Gran tazza o recipiente per acqua; la terra di questa è assai dell’altre più ordinaria: ha 43 cent. di diametro.

Pezzi di vasi da fiori, con la loro grappa, a guisa di croce, anco impiombata; di tali grappe parecchie se ne rinvennero, svelte da quei pezzi.

Piatto di terra finissima rossigna; ha 21 cent, di diametro. Presso a questi si rinvennero infiniti frantumi di consimili, ma che non ci fu dato potergli riunire: questo, tuttochè rotto in più pezzi, pure con non poca cura e pazienza praticatavi, mi riuscì riunirlo per