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pressa da un nastro o fascia che le circonda il capo; mediocre lavoro, e poco conservato.

Testa di Pallade di scultura questa assai rozza e guasta in più luoghi.

Otto piccole basi del marmo bianco, e del venato, alte dai 4 alli 20 Cent., destinate, io penso, a sorreggere statuette.

Leggiadro capitellino di marmo statuario, con foglie di Acanto, è alto 2 Cent. e 16 nella sua quadratura.

Altro, assai bello, di scoltura alquanto rilevata; ha doppio giro di ornati: di rose e foglie un festone nel primo, e sotto un’altro consimile di fogliami, con bella maestria lavorati; il marmo è alquanto farinaceo, epperciò guasto in alcune sue parti.

Graziosa colonnetta, alta 12 centimetri, bucata nella sommità; è fatta a spira.

Un piede destro di statua, di grandezza quasi al naturale.

Un voto ad Esculapio per ottenere, o sivvero per la concessa guarigione di un dito. Tali voti si offerivano dagli antichi al Nume istesso, dai più doviziosi in oro od argento, da altri in bronzo, e anche in marmo, come il nostro dito, raffigurando quella parte del corpo di cui s’implorava la guarigione.

Due marmi con intagli di foglie d’acanto, di bello stile; cornici e lastre, inscritte, alcune intagliate.

IN TERRA COTTA


Una quadrella assai pregievole pel basso rilevo che presenta: vi è figurato il Genio di Orfeo che suona la