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Camera dei Deputati | — 85 — | Senato della Repubblica |
ix legislatura — disegni di legge e relazioni — documenti
cercato di dimostrare, questa appare conclusione non solo logicà, ma addirittura imprescindibile.
L’ordine di discorsi al quale siamo pervenuti solleva una serie di problemi fondamentali per il corretto funzionamento dell’ordinamento democratico che richiedono di essere conclusivamente inquadrati per consentire un approfondito dibattito del Parlamento su questa complessa materia. A tal fine il Commissario Crucianelli ha rilevato come una corretta determinazione del quadro entro il quale svolgere l’analisi richieda di evitare da un canto la prospettazione dei Servizi come variabile impazzita del sistema, dotata di autonoma soggettività politica, dall’altro il pericolo di ipotizzare meccanici rapporti di dipendenza rispetto al potere politico per apparati che, per definizione, si muovono. nell’indistinto e conservano, sotto ogni latitudine, una rete articolata di legami orientati in più direzioni. La complessa dialettica di questi rapporti è argomentata nel discorso di tale Commissario con la interpretazione fornita agli eventi del 1974, punto culminante della strategia della tensione, e dalla successiva emarginazione dall’apparato del Miceli e del Maletti, massimi responsabili dei Servizi, che segue, in quel tragico anno, alla denuncia che il ministro. della difesa, onorevole Andreotti, fa dell’esistenza di altri due tentativi di colpo di Stato (oltre quello Borghese) previsti per il gennaio e l’agosto del 1974.
Riservandoci di soffermarci più approfonditamente su tale periodo cruciale della storia del nostro Paese in tema di analisi dei collegamenti con l’eversione, si vuole qui sottolineare in via conclusiva il rilievo, ampiamente condiviso dalla maggioranza dei Commissari, che l’intreccio. tra Loggia P2, Servizi segreti ed ambienti militari assume nell’interpretazione del fenomeno oggetto dell’inchiesta parlamentare un rilievo centrale e che come tale pone l’imprescindibile esigenza che su tale delicato argomento si possa svolgere un discorso che rifugga da schematizzazioni preconcette, che ad altro. risultato non conducono se non a quello di impedire la comprensione dei fenomeni nella loro reale portata.
Non è chi non veda peraltro che le conclusioni alle quali si è pervenuti hanno comunque un rilievo politico generale di straordinario rilievo, perché conducono ad una interpretazione di Gelli e della sua attività, attraverso lo strumento della Loggia P2, che amplia il tema dei rapporti tra Gelli, gli ambienti militari ed i Servizi segreti ben oltre la primitiva portata, di riferimento al dato di immediata percezione della presenza nella Loggia P2 dei vertici militari e dei Servizi. Prendere le mosse dall’assunto che Licio Gelli è pertinenza dei Servizi sin da antica data rovescia il discorso sulla materia da un taglio in ultima analisi riduttivo, sull’inquinamento dei servizi segreti, alla prospettiva, di valenza politica diametralmente opposta, di una attività di inquinamento che i Servizi possono aver progettato di svolgere ed in fatto svolto, attraverso questo. abile e fortunato personaggio. Volendo sintetizzare in una formula, corre tra le due ipotesi tutta la differenza che c’è tra Servizi segreti inquinati e Servizi segreti inquinanti, tra strumento corrotto ed agente corruttore, tra oggetto e soggetto di attività eversive del sistema democratico.