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Camera dei Deputati | — 37 — | Senato della Repubblica |
ix legislatura — disegni di legge e relazioni — documenti
corsa tra Gelli e i capigruppo della loggia, da cui emerge che intorno al 1979 vi fu una generale revisione degli elenchi degli iscritti, una ripartizione degli effettivi tra i capigruppo e quindi l’aggiornamento e la riscrittura degli elenchi medesimi; b) dagli esiti della perizia tecnica disposta dalla Commissione sul nastro della macchina da scrivere sequestrata a Castiglion Fibocchi. Di tale perizia, consistente nella decifrazione dei caratteri impressi sul nastro rimasto inserito nella macchina da scrivere della segretaria del Gelli, inequivocabilmente si evince che gli ellenchi furono redatti con la macchina in questione e che furono ultimati in data precedente l’8 marzo 1981, con la inclusione degli ultimi 18 iscritti per i quali la data di iniziazione era stata programmata per il successivo 26 marzo 1981.
Tenendo conto di questo riscontro temporale, il primo problema da affrontare in ordine logico è quello relativo alla individuazione della natura del documento in esame, secondo una rilevazione esterna che attenga ai connotati funzionali del reperto studiato al fine di verificare se possa essere considerata autentica quella che appare essere ictu oculi la sua natura di elenco di iscritti ad una associazione data: nella specie la Loggia massonica P 2. A tal fine è primaria argomentazione rilevare che le liste di Castiglion Fibocchi trovano riscontro in ulteriori reperti, antecedenti o contemporanei che accompagnano, con significative concordanze, i dati relativi.
Elementi di riscontro in ordine ai dati contenuti nelle liste sono stati infatti successivamente acquisiti dai documenti dell’archivio uruguaiano di Gelli, pervenuti alla Commissione nel corso dei lavori, comprendenti anche un duplicato (con annotazioni in lingua spagnola) della lista generale nonché 109 fascicoli personali di altrettanti iscritti, contenenti sicure conferme documentali sull’appartenenza alla loggia. L’esistenza di un secondo archivio dell’organizzazione gelliana denuncia la non episodicità dei reperti sequestrati a Castiglion Fibocchi, e comunque denota una significativa e non improvvisata sistematicità di archiviazione.
Inoltre, l’autenticità dell’elenco è comprovata dal riscontro con altri analoghi documenti ad esso anteriori. In particolare la lista con cinquecentoundici (511) nominativi di cui si compone l’elenco degli iscritti alla disciolta loggia P2 consegnato al giudice Vigna di Firenze da Gelli e Lino Salvini separatamente e con il libro matricola, che consta di cinquecentosettantatre (573) effettivi, sequestrato dalla Commissione presso la comunione di piazza del Gesù, che porta a nostra conoscenza la composizione della loggia P2 durante l’arco di tempo che corre dall’anno 1952 fino al 1970. Questi elenchi rappresentano un secondo elemento di indubbio significato perché dimostrano che la lista di Castiglion Fibocchi non costituisce un unicum ma si pone invece come il prodotto ultimativo di una stratificazione di documenti la cui redazione si è protratta lungo un arco di tempo più che decennale: considerazione che indebolisce significativamente la ipotesi di una artata prefabbricazione delle liste o della loro natura di documento informale e conduce anch’essa, come la precedente osservazione, ad una rassicurante valutazione in ordine alla sistematicità dell’archiviazione dei dati al nostro studio.