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Camera dei Deputati — 16 — Senato della Repubblica


ix legislatura — disegni di legge e relazioni — documenti



dal Gamberini, porta Gelli, nel giro di pochi anni e attraverso posizioni di rilievo strategico, a pervenire al centro della comunione di Palazzo Giustinianie vede come esito conclusivo di questa prima fase il provvedimento ricordato con il quale il Salvini delega al Gelli la funzione di «rappresentarmi presso i Fratelli che ti ho affidato, prendere contatto con essi, esigere le quote di capitazione, coordinare i lavori, iniziare i profani ai quali è stato rilasciato regolare brevetto».

Una delega di poteri di così vasta portata illumina meglio di ogni altra considerazione la posizione affatto speciale che Licio Gelli viene ad occupare nella massoneria, per consapevole volontà dei massimi responsabili della comunione, i quali, attraverso successivi provvedimenti, consegnano la Loggia Propaganda ad un elemento che dimostra sin dagli esordi di avere idee ben precise sull'impiego al quale si può pervenire di uno strumento di tal fatta.

La Loggia Propaganda è in questa prima fase un organismo contrassegnato da una connotazione di accentuata riservatezza che confina (se non probabilmente rientra) con una situazione di vera e propria segretezza. Licio Gelli non solo procede ad accentuare tali caratteristiche come si evince dalla circolare 20 settembre 1972 nella quale viene data notizia che «con l'elaborazione degli schedari in codice, è stata ultimata l'organizzazione della nuova impostazione, adeguandola alle più recenti esigenze» ma soprattutto dà all'organizzazione un nuovo impulso di attività. Così nel medesimo testo è dato leggere: «Nonostante il nostro Statuto non preveda riunioni, a seguito di sollecitazioni pervenute è stato disposto un calendario di incontri fra elementi appartenenti allo stesso settore di attività». Un'azione questa di vasto respiro che il Gelli porta avanti in piena intesa con la Gran Maestranza del Grande Oriente, come ai dimostra a sua volta la circolare1 (1) con la quale Lino Salvini comunica agli iscritti: «Sono lieto di informarti che la P2 è stata adeguatamente ristrutturata in base alle esigenze del momento oltre che per renderla più funzionale, anche, e soprattutto, per rafforzare ancor più il segreto di copertura indispensabile per proteggere tutti coloro che per determinati motivi particolari, inerenti al loro stato, devono restare occulti.

Se fino ad oggi non è stato possibile incontrarci nei luoghi di lavoro, con questa ristrutturazione avremo la possibilità ed il piacere, nel prossimo futuro, di avere incontri più frequenti, per discutere non solo dei vari problemi di carattere sociale ed economico che interessano i nostri Fratelli, ma anche di quelli che riguardano tutta la società».

La Commissione ha agli atti il verbale di una di queste riunioni. Da essa ci è dato apprendere che tra gli argomenti dibattuti vanno annoverati «la situazione politica ed economica dell'Italia, la minaccia del Partito comunista italiano, in accordo con il clericalismo, volta alla conquista del potere, la carenza di potere delle forze dell'ordine, il dilagare del malcostume, della sregolatezza e

  1. Circolare in data 11 dicembre 1971.