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Camera dei Deputati | — 152 — | Senato della Repubblica |
ix legislatura — disegni di legge e relazioni — documenti
in termini di immediata valenza politica. Lo sviluppo degli apparati, che in un moderno Stato industriale corre in parallelo all’allargamento della base democratica di consenso secondo un nesso di inscindibile correlazione funzionale, con esso ponendosi in rapporto di consequenzialità impone alle forze politche una non effimera ed approfondita rimeditazione del rapporto da instaurare con strutture che, lungi dal rappresentare l’elefantiaca espansione delle articolazioni amministrative elaborate dallo Stato liberale, sono l’indispensabile strumento che consente alla volontà politica dei cittadini, fondamento dello Stato democratico, di tradursi in modelli di libertà e benessere.
IV. — Conclusioni.
La trattazione che abbiamo condotto nel corso dei capitoli che precedono ci consente di procedere alla formulazione di alcune considerazioni di ordine conclusivo, specifiche sul problema della Loggia P2 e del suo inserimento nella vita del Paese. L’esame di queste situazioni ci consente in primo luogo di ribadire con fermezza il rilievo assoluto che la Loggia P2 ha rivestito nelle vicende della vita nazionale, intrecciandosi ad essa secondo trame che, se non completamente conosciute, non è possibile ignorare o ridurre ad interpretazioni di basso profilo. Questa è stata peraltro la valutazione che l’opinione pubblica alla quale sola, si spera, troppo affrettatamente si è inteso fare riferimento,in pur autorevole sede quando si è parlato di «improvvisati tribunali di opinione» ha istintivamente fornito al momento della pubblicazione delle liste, con un generale movimento di allarme e di necessariamente generica riprovazione.
La documentazione in possesso della Commissione, la mole di dati e di notizie in essa contenute, le audizioni effettuate, le argomentazioni che da un tale complesso patrimonio conoscitivo è possibile svolgere motivatamente, nonché smentire le prime reazioni della pubblica opinione si allineano dinanzi alla nostra attenzione per suffragare in ben precisa direzione il quadro iniziale quale si ricavava dalla semplice consultazione delle liste. Un quadro che, pur nella non ancora precisata nettezza di particòlari e di aspetti anche fondamentali, disegna una riconoscibile trama che si presta a risolvere molti interrogativi e altri ne apre nel contempo di inquietante portata, tali, gli uni e gli altri, da non consentire sommarie liquidazioni del fenomeno e delle sue molteplici inaspettate ramificazioni.
L’esame degli avvenimenti ed i collegamenti che tra essi è possibile instaurare sulla scorta delle oonoscenze in nostro possesso portano infatti a due conclusioni che la Commissione ritiene di poter sottoporre all’esame del Parlamento.
La prima è in ordine all’ampiezza ed alla gravità del fenomeno che coinvolge, ad ogni livello di responsabilità, gli aspetti più qualificati della vita nazionale. Abbiamo infatti riscontrato che la Loggia P2 entra come elemento di peso decisivo in vicende finanziarie,