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Camera dei Deputati — 138 — Senato della Repubblica


ix legislatura — disegni di legge e relazioni — documenti


pubbliche relazioni nei confronti dell’ambiente politico. Una rappresentazione questa non priva di vero simiglianza, tenuto conto delle difficoltà nelle quali si dibatteva il gruppo e della portata dei disegni di espansione progettati ed attuati all’insegna di una operazione che, per i suoi connotati di immediata valenza politica, non poteva non suscitare l’attenzione della classe dirigente.

Né mancano in atti documenti che ci illustrano attività di sostegno e di intervento in occasione di competizioni elettorali. Questa forma di esercizio di solidarietà è riferibile in primo luogo alla massoneria in via generale, come ci dimostrano le lettere rinvenute presso varie famiglie massoniche contenenti l’invito agli iscritti ad esprimere il loro voto preferenziale per i fratelli candidati. La generalità del fenomeno è rilevata in particolare dalla lettera con la quale il Gran Maestro di una famiglia di minore importanza, Vigorito, invita gli iscritti a votare per il Cosentino (indicato come grado 33°) pur non risultando lo stesso agli atti come appartenente a quella famiglia. Può dirsi pertanto in armonia con una tendenza generalizzata e solidamente radicata nel costume massonico il Gelli, quando ci appare come finanziatore della campagna elettorale di candidati democristiani e socialisti in Toscana.

Va infine ricordato che la stessa opera di reclutamento operata nell’ambito dei partiti, testimoniata dagli elenchi, costituisce una indubbia forma di ingerenza la cui portata in ordine agli effetti non siamo in grado di valutare, ma la cui consistenza è dato di evidenza immediata.

II — La Loggia P2 come associazione politica.

Gli elementi di conoscenza in ordine agli episodi citati ci conducono a porre il quesito se l’attività di pressione, di intervento e di infiltrazione documentata possa essere inquadrata nell’ambito di normali operazioni di lobbing, che sarebbe ipocrita non riconoscere ampiamente praticate anche se nel caso della Loggia Propaganda si palesa il ricorso a mezzi di pressione di particolare incisività o se invece esse siano riconducibili ad un disegno politico di più vasta portata.

Correttamente argomentando, i problemi a cui dare risposta sono:

a) se la Loggia Propaganda 2 sia definibile come associazione politica;

b) in caso di risposta positiva, quali finalità politiche essa poneva al suo operare.

Rispondere a questi interrogativi significa ripercorrere riassuntivamente quanto sinora si è venuto esponendo nelle varie parti della relazione per rinvenire un filo conduttore che dia a fenomeni e a situazioni spesso in apparenza distanti, se non divergenti, una interpretazione che tendenzialmente ci conduca ad una visione unitaria della Loggia Propaganda 2, delle sue molteplici ramificazioni e della sua multiforme attività. A tal fine possiamo riprendere la notazioni