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Camera dei Deputati | — 130 — | Senato della Repubblica |
ix legislatura — disegni di legge e relazioni — documenti
ne, superando la fase progettuale; ma non ci è dato di sapere quale consistenza esso venne a raggiungere. In sede interpretativa si può affermare che esso si pose certamente come un momento qualificante dell’operazione piduista; e particolare interesse suscita la circostanza che ad esso Licio Gelli pose mano in quel periodo, la fine degli anni settanta, che abbiamo indicato come contrassegnato da un inizio di incrinamento del potere del Venerabile Maestro. In questa prospettiva l'iniziativa di creare una organizzazione posta a ridosso dei confini nazionali ma al di fuori della portata delle autorità italiane potrebbe inserirsi come elemento di arricchimento e conferma al quadro delineato1.
Altra iniziativa di respiro internazionale è quella dell’ONPAM, una istituzione a carattere sovranazionale rivolta con particolare riferimento ai paesi dell’America latina, la cui esistenza è documentata in modo certo ma il cui significato appare, allo stato degli atti, ancor più difficile da interpretare. La Commissione è in possesso di una tessera intestata a Roberto Calvi, rilasciata nel 1975 e sottoscritta da Licio Gelli in qualità di Segretario. Si ha inoltre notizia che al Gamberini era stato affidato il compito di tenere i contatti tra l’organizzazione ed il Grande Oriente. Risulta che di questa organizzazione esiste ampia documentazione nel materiale sequestrato presso la villa uruguaiana di Licio Gelli e certo la sua conoscenza aprirebbe squarci di notevole interesse su tutta la vicenda della Loggia P2, la cui dimensione internazionale, una volta conosciuta in modo meno sommario, consentirebbe una valutazione più completa del valore politico di questa organizzazione, che del resto era stato intuito dall’ispettore Santillo nella sua terza nota informativa.
Appare infine dalla documentazione che il Venerabile della Loggia P2 godeva egli stesso di un prestigio internazionale proprio, nell’ambiente massonioo. Non solo .egli era infatti tramite dei rapporti tra la massoneria italiana e quella argentina, ma già nel 1968 appare accreditato presso il Grande Oriente quale garante di amicizia di una loggia estera, elemento questo che conferma la precocità della carriera massonica di Licio Gelli ampiamente analizzata nel capitolo primo.
L’attività personale di Licio Gelli del resto appare sicuramente documentata come ampiamente proiettata fuori dell’Italia attraverso una fitta rete di contatti, anche esterni alla massoneria, tutti di alto livello per il rango delle personalità con le quali il Venerabile si manteneva in rapporto. In questo senso l’epistolario rinvenuto apre uno spaccato, parziale ma efficace, delle relazioni che Licio Gelli intratteneva con un’opera di continuo contatto e costante aggiornamento; ne,emerge il ritratto di un accorto professionista nell’arte dei rapporti sociali, comunque non certo riducibile all’interpretazione di uno spregiudicato arrampicatore sociale, come dal tono generale delle lettere si evince in modo non equivoco.
L’ambito di interessi di Lido Gelli appare in questo panorama rivolto eminentemente ai paesi d’oltre Atlantico. Sicure e documen-
- ↑ Vedi pag. 35.