Questa pagina è stata trascritta e formattata, ma deve essere riletta. |
Camera dei Deputati | — 127 — | Senato della Repubblica |
ix legislatura — disegni di legge e relazioni — documenti
a coprire le quote di pertinenza de «La Centrale» stessa (L. 61,2 miliardi per il 40%), di Angelo Rizzoli (L. 61,2 miliardi per il 40%) e della Fincoriz (L. 15,2 miliardi per il 10,2%).
Agli oneri sostenuti in Italia dal gruppo Ambrosiano tramite «La Centrale» vanno peraltro aggiunti quelli accollati alle banche estere del gruppo le quali, al momento del dissesto, risulteranno aver erogato sia in relazione a ristrutturazione di crediti precedenti sia per esborsi a favore di Gelli, Ortolani e Tassan Din fondi per $ 184 milioni in connessione alle complessive operazioni di aumento di capitale. Quest'ultimo credito che risulterà poi formalmente di pertinenza del Banco Ambrosiano Andino nei confronti di una società (<< Bellatrix S.a.») assistita da una «lettera di patronage» rilasciata dall'IOR - apparirà garantito da una parte (3,5%) delle azioni «Rizzoli Editore» circolanti all'estero.
Il delicato meccanismo così messo in piedi riceve comunque duri colpi con l'arresto di Calvi e con l'opposizione del ministro del tesoro Andreatta, che ostacola la realizzazione dell'intervento de «La Centrale» e ne condiziona l'operato impedendo la conclusione della terza fase (ingresso di nuovi Soci) ed avviando così tutta la struttura all'inevitabile, successivo dissesto.
L'intreccio di ambienti finanziari (e non) e lo sviluppo di operazioni che abbiamo delineato sollecitano riflessioni di più generale portata in ordine ai meccanismi sui quali si innestano operazioni finanziarie sui capitali di tipo prettamente speculativo e sul loro collegamento a centri di Potere non solo economico. Sono problemi questi la cui analisi approfondita trascende l'ambito di interessi del presente lavoro; quello peraltro che appare certo è che sarebbe ipocrita chiedersi quali collegamenti e di quale natura esistano tra situazioni quali la Loggia P2 e vicende finanziarie come quelle studiate, ignorando o fingendo di ignorare che il legame tra le due tipologie non può restringersi a contatti accidentali ed interessati tra ambienti al margine della legalità, ma nasce sotto il segno della intrinseca e reciproca necessità.
La seconda osservazione che emerge dalla precedente narrativa è quella che è a metà degli anni settanta che sembra verificarsi la saldatura concreta ed in termini operativi del gruppo Gelli-Calvi - Ortolani. Gelli che si è battuto per aiutare Sindona, il cui tramonto è ormai inarrestabile, eredita nella sua orbita di influenza il Calvi con una scelta ed una scansione di tempi e di avvenimenti che lascia pensare più ad una successione programmata che ad una semplice coincidenza. Che tutto questo avvenga contemporaneamente alla formulazione del piano di rinascita democratica è argomento di riflessione che verrà sviluppato diffusamente nel capitolo quarto relativo al progetto politico della Loggia P2, ma che è quanto mai opportuno sottolineare già in questa sede.
L'esame delle vicende finanziarie e lo studio della Ioro articolazione ci mostrano inoltre la convergenza attraverso la Loggia P2, di gruppi ed ambienti disparati, portatori di interessi anche non omogenei. L'eterogeneità di tali situazioni è del resto ben rappresentata dalla composita articolazione del personale iscritto alla loggia, della quale