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Camera dei Deputati — 3 — Senato della Repubblica


ix legislatura — disegni di legge e relazioni — documenti


Le conclusioni alle quali si è pervenuti sono pertanto ritenute attendibili e come tali meritevoli di essere portate all’esame del Parlamento, poiché ricevono supporto, oltre che dalla documentazione in nostro possesso, dalia constatazione che gli elementi relativi trovano coerente sistemazione ce logica spiegazione.

Una siffatta operazione ha comportato l’emarginazione di alcune situazioni istruttorie, che pure avevano nel corso dei lavori della Commissione trovato adeguata attenzione, ma alle quali in sede conclusiva si è dato più circoscritto rilievo o perché nulla aggiungevano di significativo ai risultali ai quali si è pervenuti o perché l’approfondimento analitico relativo non ha raggiunto ancora livelli che si possano giudicare sufficientemente stabiliti. Tale ad esempio la ricostruzione della vicenda del presidente dell’Ambrosiano, Roberto Calvi, oggetto di inchieste giudiziarie ancora in corso, che peraltro, ai fini della presente relazione, può dirsi sufficientemente conosciuta cd inquadrata nell’ambito del sistema di relazioni che sì incardinavano nella Loggia P2 e ruotavano intorno al suo Venerabile Maestro, Licio Gelli.

Si intende pertanto che la scelta operata dalla Commissione è stata, piuttosto che di circoscrivere l’ambito del proprio operato in sede conclusiva, quella di qualilicarlo funzionalmente, nell’intima convinzione che quanto il Parlamento ed il Paese da essa si attendono è una risposta chiara c precisa di fronte ad un fenomeno che nella sua stessa costruzione avvia ad una rete complessa di falsi obiettivi e di illusorie certezze, giocando sull’ambiguità ed elevando a sistema di potere le allusioni e le mezze verità e quindi l’intimidazione ed il ricatto che su di esse si possono innestare.

È proprio la natura polimorfa di tale erganizzazione che ne spiega quella che il Commissario Battaglia ha definito la sua pervasività, e chiarisce come primario obiettivo sia quello di fornire una risposta politica precisa che individui la specificità del feno meno; perché, come ha rilevato il Commissario Petruccioli, questa distinzione costituisce il presupposto politico imprescindibile per l’estirpazione definitiva del fenomeno.

La presente relazione rappresenta pertanto uno sforzo di sintesi e di interpretazione diretto alla individuazione, attraverso la poliedrica realtà del fenomeno e la sua voluta ambiguità, della connotazione specifica e della peculiarità propria che hanno contraddistinto la costruzione della Loggia P2 e la sua operatività.

È convincimento del relatore che finalizzare il proprio lavoro nel senso esposto abbia costituito il modo più adeguato per ottemperare al dettato della legge istitutiva, la quale, nel momento di istituire la Commissione, ha fissato l’obbligo di presentare una relazione al Parlamento sulle risultanze delle indagini. La Commissione ha tratto da questa previsione normativa la precisa indicazione dell’ambito della sua competenza e del suo ruolo nel quadro prefissato dei poteri costituzionali, entro i quali essa si colloca come un momento, sia pure di incisivo rilievo, proceduralmente coordinato alla competenza ultima del Parlamento cui spetta di esaminare e deliberare, nella sua plenaria responsabilità, in ordine ad ogni aspetto che attenga alla vita della Nazione. A questo fine la