Pagina:Relazione del Sindaco Ubaldino Peruzzi 1870.djvu/5


— 4 —


Per antica esperienza conoscendo la gravità di questo ufficio che esercitai nella mia giovinezza, io ero deciso a non accettarlo, sia per le mie condizioni particolari, sia perchè parevami che esso m’impedisse soverchiamente lo adempimento dei doveri parlamentari.

Astrettovi da voi, o Signori, io non sapeva rifiutare di reggere provvisoriamente questo ufficio, sperando che o qualcuno di voi alla perfine si decidesse ad assumerlo definitivamente, ovvero che nelle parziali elezioni venisse fra noi qualche collega che lo accettasse.

Fattosi ora imminente il trasferimento della sede del Governo da Firenze a Roma, mi parve che le condizioni si facessero per la nostra Città così gravi, che sarebbe stato per essa poco conveniente il non avere un Sindaco alla lesta della sua Amministrazione Comunale.


Ora che al Parlamento nazionale è presentata la legge per lo imminente trasferimento della sede del Governo a Roma, mi parrebbe mancare al dover mio se più tardassi a richiamare il Consiglio allo studio degli effetti di questo avvenimento nazionale, per l'Amministrazione e per gli abitanti del nostro Comune.

La popolazione di questa Città ha dato splendidamente il segnale delle manifestazioni di gioia nazionale per la sospirata riunione di Roma