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e dalla Prefettura; la quale spesso fece vivi eccitamenti perchè fossero migliorate le condizioni, non solamente dei dintorni della città abitati da molti impiegati, ma altresì quelle dei mercati e delle acque.

Fin dal 20 luglio 1866 fu stipulata la concessione di un nuovo Macello con un mercato di bestiame ora già posto in attività; nella decorsa estate fu aggiudicata la costruzione dei nuovi Mercati delle vettovaglie, e sono già pronti per la esecuzione i progetti di acquedotti.

Non è a dire che queste migliorie e queste opere nuove non sarebbero prima o poi state fatte, nè si può disconoscere il vantaggio che recheranno a Firenze, ma si sarebbero fatte in più moderate proporzioni, a misura che le risorse economiche del Comune lo avessero consentito e con spese senza dubbio molto minori. E i tempi nei quali l’Amministrazione del Comune di Firenze ha dovuto ricorrere al credito pubblico, sono stati tali da accrescere gli oneri delle fatte operazioni: imperocchè il corso della rendita che dal 1859 al 1864 fu quasi sempre superiore o poco inferiore al 70, non salì mai nell’ultimo quinquennio al disopra del 61 e scese perfino al 47.

Perlochè, mentre i prestiti contratti avanti il 1864 in lire 12,000,000, impongono al Co-