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che non si avean patti coi ribelli; che ove la Città non cedesse subito, sarebbe stata trattata con tutto il rigore; che un sol colpo di fuoco sarebbe stato il segnale del saccheggio, che avea ordini espliciti, ma suggellati e da aprirsi dopo l’ingresso in città; e solo alle istanze di Monsignor Vescovo convenne che la truppa avrebbe avanzato sempre, ma più lentamente per dare il tempo richiesto alla completa sommissione.
La Giunta allora, spediti a Rimini gli atti del Governo, ordinò il licenziamento della guardia cittadina, e si ritrasse. Poco appresso entravano i papalini fra le grida di «Viva Pio IX» alle quali niuna voce cittadina rispondeva, mentre i militi lasciavan fremendo ed armati le mura, alcune porte erano ancora chiuse, e si manteneano spiegate le tricolori bandiere. Un Commissario papale entrava ed imponeva una multa di 10 mila scudi odiosamente divisa fra il Comune e tre benemeriti cittadini Montevecchio, Fabbri e Bertozzi; requisiva tutte le armi; proclamava lo stato d’assedio, e usava sevizie e abusi d’ogni fatta.
In mezzo alle truppe insolenti e schiamazzanti, le quali non nascondevano il loro rammarico perchè un sol colpo di fucile non avesse giustificato il saccheggio, accompagnati dalle più vive dimostrazioni di affetto e di simpatia della popolazione, uscivano intanto dalla città i nostri migliori senza preventivo concerto nè fra loro, nè colle famiglie, senza poter munirsi nè di vestiario nè di denaro, e si mettean sulla via dell’esilio.
Onorevoli ed illibati cittadini che ben potevano alzar la voce e la fronte a tutela dei diritti di questa Provincia e delle Marche tutte; non un atto nè un istante del provvisorio Governo fu per loro adombrato da mire personali ed estranee alla causa suprema della libertà e della Nazione; non un centesimo toccavano delle casse governative, nè in altro modo provvidero a fondi pecuniari per la sicurezza loro ed altrui, come pur erano in diritto di fare, e come il Conte Bertozzi con nuovo atto di coraggio addimostrò restando a dare regolare consegna delle Amministrazioni Governativa e Municipale in mano delle Pontificie Autorità, prima di pensare a sfuggire al loro rigore.
Tutti partivano i membri dei nostri Comitati Provinciale e Cittadino; il solo Giovanni Rossi rimanendo, riceveva dai partenti il pericoloso mandato di restringere subito i legami dell’asso-