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del numero dei treni e quella abbreviata del nome delle stazioni composto di due o più parole, purché l’abbreviazione non possa generare equivoci. La trasmissione integrale in lettere è però obbligatoria nei telegrammi di annuncio di treni straordinari, di soppressione di treni, di accettazione d’incrocio, di libero transito ed in genere in tutti i telegrammi di movimento nei quali sono indicati più treni.

7. Quando è ammessa la corrispondenza telefonica per i dispacci di movimento questa deve essere disimpegnata direttamente dal dirigente, che dovrà scriverla sul protocollo attenendosi alle formule e formalità stabilite.

8. È vietato variare le formule stabilite pei telegrammi di movimento; ogni telegramma oltre il testo comprende il preambolo, l’indirizzo e la chiusa formati come segue:

Preambolo: mov. . . . .(ufficio ricevente) da....

(ufficio mittente) li . . . . (data di presentazione dei telegramma; ossia il giorno, l’ora ed i minuti).

Indirizzo: CS . . . . . (ricevente) . . . . . (testo). Chiusa: n. . . . . (numero del telegramma) (firma del dirigente) . . . . . (ora di trasmissione).

9. Sul protocollo il numero del telegramma deve essere scritto nell’apposita finca, e la firma del dirigente subito dopo il testo senza lasciare spazio in bianco. Nella trasmissione invece il numero del tele-