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5‘6 Della Correttione fraterna. Cap.VI. per rifaparla bifógnaffe tagliarla col ferro , & ella hauendo paura cercafle di occultarla , non fareiti tu, che lo fai, crude- lea tacerlo, e mifericordiofa a.palefarlo ?. Quanto maggiormente dunque, deuipalefar’ i difetti dell’anima , acciò non., le fi venghino a putrefare nel cuore ? Siauuerta però, che in fare la fraterna correttione bifògna «faregran prudenza.in afpettar’il luogo, il tempo, ck il modo conueniente., accioche la forella, che ha peccato , più facilmente, rtceua la correttione, & fi emendi. Se poi a calo il peccato della forella foffe publico,non e all' hora necefiario feiuarc quell'ordine in far la correttione, ma fecondo i! precetto dell’Apoflolo, quelle che pubicamente-, peccano ,.publicamentc ancora deuono effer corrette, Se caligate. accioche le altre con tal’efempio, fi guardino con_. ogni fludio di errare Sopratutto fi auuerta,che le correttioni fi faccino pei amore, <&,carità, & non per ira:,o fdegno, accioche quella, che ha peccatonon fimuoualei ancora a contentione, & fdegno, ma che con ogni patienza., &,h umiltà riceua la correttione la-., quale con carità le fàrà.fàtta. ~ DELLE PENITENZE Capitolo Settimo. I Peccati , & i difetti commcflì caricano l’anima, come i pe~ ficaricanoil corpo:.onde.fe con la penitenza, & emenda» $ione:non.è l’anima da.quelli allegerita, la tirano al baffo , & Janno cadere in precipitio, come, ben.lo diffe San Gregorio». Perciò la Madre Priora larà follecita, ^diligente in procurare -, che. per i fallicommeflì, fi foccino le condegne penitente fecondo la qualità de difetti T, u