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3 z Della parola di Dio 6cc.Cap.XII. capino leggiermente in alcun ragionamento, ò effercitio elle-- riore, ma per ogni modo fliano almeno vn terzo ò quatto di hora in oratione a render^ratie alla Maeltà di Dio. della parola di dio, et lettione fpirituale. Capitolo Duodecimo. è LA Quarefima, & rAuuento’ fi procurare, che habbìno la parola di Dio almeno vna volta la fettimana: auuerteni do, che finito il Tei mone il Padre quale fi farà affaticato nonJ fia trattenuto da neffuna a ragionare priuatamente , nè anco dalla Priora, nè Vicaria , ma lì laici andare a ripolare. Nel fentirc il fermone terranno lefineilre del Choro interiore chiufe, ouero ilaranno coperte di faccia, con il velo . Dopol’oratione adunque, & efiime della cofcienza , conJ le quali l’anima parla con Dio, ci farà la parola di Dio viua, ò 1* effercitio della lettione delli libri fpirituali, nella quale Dio parla con l’anime, 8c quello effercitio fi farà in comune per eccitare lo fpirito. Nel Refettorio mentre fi mangia, Se nel lauorerio, oltre le Gollitutioni a fuo tempo fi leggeranno la Dottrina C^hrillia» na, il Simbolo della Fede del Granata, le Vite de’ Santi, &c altri libri approuati, de’quali fi dourà hauer licenza dal Prelato, c Deputati. Dalle Nouitie fi leggeranno quelli, che parerà alla Maeftra, ma però con faputa della Madre Priora, & del Padre Confeffore. Si prohibifee qualfiuoglia libro profano ,' ancorché non fia dishonello, fiprohibifeono anco i libri di qualfiuoglia altra_. profeflìone tanto in comune, quanto in particolare, eccetto quelli che faranno giudicati proportionati, e conueneuoli, 'al fello, e llato loro. Mentre Ilaranno a lavorare Iungameme,a lauare i panni,ò ■ * f*re