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giustezza della misura nel suo totale, e regolarità delle mappe, carte, e libri relativi alla medesima, che per accertare altresì di aver precisamente fatto tutt’i suddivisati sperimenti.
42.
Qualora nel proseguimento della disamina incontrasse qualch’errore, od ommissione di facile correzione, potrà chiamare (però alla presenza degli amministratori, e del Segretaro) il Geometra per significargli, e dimostrargli la qualità dell’errore, od ommissione, e ’l mezzo di emendarli, acciò vi possa devenire, frattanto ch’esso collaudatore continuerà lo scrutinio: che se l’emendazione esigesse spazio di tempo molto maggiore di quello, che gli è d’uopo per compire la propria incumbenza, ne sospenderà la collaudazione, per fino a che consti dell’esatta correzione, eziandío per mezzo di nuova trasferta sul luogo del luogo, quando sia necessaria, altrimenti nello stesso uffizio dell’Intendenza per risparmio di spesa.
43.
Se poi gli errori fossero tali ad esigere, per emendarli, la riforma dell’intera misura, o una parte di essa; in tal caso dovrà primieramente notificarne, e dimostrarne al Geometra in presenza degli amministratori tutt’i difetti, per sentirlo nelle sue risposte, e devenire quindi, con giuramento avanti dell’Intendente, alla sua relazione, dichiarandovi minutamente tutti gli errori, e ommissioni, e le regole per emendarle, affinchè sia provveduto a’ termini di ragione, e giustizia.
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