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DECRETA:

I. Il Capo politico di ciascuna Provincia avrà sotto la sua dipendenza tutti gl’Impiegati della Provincia per tutto quello, che riguarda il politico, cioè la pubblicazione delle leggi, la loro retta, e pronta esecuzione, la Guardia Nazionale, la Leva, e la chiamata dei Soldati, ed altri simili oggetti di pubblica sicurezza, senza alterare fuorchè per urgentissimi motivi, il corso dell’amministrazione, senza potersi mai ingerire sotto qualunque pretesto nell’azione de’ Tribunali per ciò che concerne l’amministrazione della giustizia.

II. Attese le straordinarie attuali circostanze, potrà pure il Capo politico, se tale gli parrà essere la gravezza del caso, sospendere dalle sue funzioni qual si sia Impiegato della Provincia, o ivi residente, riferendo subito la sospensione al Ministro da cui quell’Impiegato dipende, e specificando le cause per cui ha pronunciato una tale sospensione.

III. Venendo qual si sia Impiegato ad essere sospeso, succederà nelle sue funzioni quegli che di diritto, secondo le leggi, e gli ordini vigenti, deve esercitarne le incombenze, tuttavolta che quell’Impiegato si trovasse assente, o legittimamente impedito.

IV. Il Capo politico potrà presiedere, volendo, le adunanze delle Amministrazioni Comunali.

V. Eserciterà il Capo politico su tutti gli altri oggetti, oltre i contemplati nell’articolo i.° la più attiva vigilanza, e prenderà, ove sia d’uopo, quelle cautele, e darà quelle disposizioni, che crederà esigere la pubblica sicurezza, e la conservazione dell’ordine stabilito.

VI. La forza armata darà, ad ogni requisizione, aiuto, ed assistenza agli ordini del Capo politico.

VII. È derogato a’ precedenti Decreti delli 23, 26 e 27 del corrente mese in tutto ciò, che è contrario a questo Decreto.

VIII. I Ministri sono incaricati, ciascuno in ciò, che il riguarda, dell’esecuzione del presente Decreto.

Dato in Torino il vent’otto di marzo, l’anno del Signore mille ottocento vent’uno.

RICHERI per il Presidente
Dal Pozzo
TORINO, DALLA STAMPERIA REALE.