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sformano i mezzi materiali e cambia quanto lino a ieri servì per il castigo della prepotenza nemica, fu impiegato per rintuzzare la boria dell'avversario in campo e per domarne la follia di dominio.

Tutto quanto servì per affermare e costituire la libertà dei popoli e per distruggere la schiavitù, si muta, si trasforma, si indirizza agli scopi della pace: e i cannoni e le baionette saranno vomeri per aprire solchi nella terra feconda, e falci che mieteranno le ricche messi; gli esplosivi saranno impiegati come concimi e le polveri serviranno ad aprire nuove vie abbattendo le barriere fra popolo e popolo; le navi ieri fulminanti sui mari diverranno mezzi di comunicazione, di scambio, di commercio; la terra tornerà a verdeggiare, la vaporiera a percorrere i paesi trasportando persone e cose, le officine fragorose fabbricheranno non più ordigni di morte, ma macchine, utensili, arnesi, armi del progresso, le armi che nel giorno dei ricordi dovranno essere protese in atteggiamento votivo verso l’altare della Patria, di quella Patria che si ama e serve (non ti ripugni la parola servire se pensi che non avresti nessuna esitazione a servire tua madre carnale) conducendo una vita onesta, una vita laboriosa, una vita sobria, che mantenga sani e mente e corpo ed impedisca quell’infiacchimento delle energie e delle virtù di un popolo libero che sarebbe per lui causa di decadimento e di rovina.